Implementation of “Let’s built bridges” (SOI-IT-458)
La mia proposta per implementare lo scenario “Let’s Build Bridges! (EN – CUR – 758)” di Natalia Grushko consiste nell’approfondire il legame tra il concetto di forma e quello di forza nelle strutture. L’attività è rivolta agli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado, inserendosi nel curricolo di Tecnologia con focus sul tema “Le strutture”, coinvolgendo anche le discipline di Arte e Immagine e Matematica.
Attraverso esperienze pratiche in laboratorio e osservazioni guidate, gli studenti esploreranno attivamente come la geometria influenzi la resistenza e la stabilità delle strutture. Questa attività di challenge adotta un approccio STEAM. Gli studenti, procedendo attraverso tentativi ed errori, giungeranno alla comprensione della forma più resistente. Ho scelto questo scenario perché ha consentito di creare un’esperienza di apprendimento coinvolgente e pratica, incoraggiando gli studenti a esplorare, sperimentare e apprendere attivamente e significativamente, anche concetti complessi e astratti come le forze.
Racconto dell’esperienza
Ho creato una galleria su Europeana che raccoglie diverse tipologie di strutture, con particolare attenzione alla forma, ai materiali e alle loro caratteristiche da mostrare ai miei studenti. Successivamente è stato introdotto il lessico di base per affrontare la sfida, comprendente concetti come struttura portante/non portante, carico permanente/accidentale, forza e luce. L’obiettivo della challenge era la costruzione di un ponte con una luce maggiore e capace di sopportare un carico più pesante. Ho illustrato l’attività di laboratorio agli studenti, spiegando lo scopo della sfida e mostrando materiali disponibili e le tempistiche previste. Gli studenti sono stati divisi in piccoli gruppi di tre persone, ogni gruppo ha ricevuto cinque fogli A4, dieci pezzi di mattoncini da costruzione, una scheda da compilare e il link al padlet contenente un repertorio di immagini. A gli studenti non era consentito utilizzare forbici o colla. I mattoncini sono stati impiegati per costruire i piloni dei ponti, mentre i fogli di carta hanno fatto da piano di calpestio.
Scheda di lavoro per gli studenti.
Gli studenti hanno eseguito numerose prove, piegando il foglio di carta e modellandolo, e registrato, per ognuna di esse, la tipologia di struttura realizzata, la distanza (luce) tra i piloni, il numero dei carichi sostenuti e le loro osservazioni. Sono stati liberi di annotare domande, dubbi o fasi di lavoro e di appuntare sotto forma di disegno i risultati ottenuti. Dopo la fase sperimentale, si è proceduto con il confronto tra le schede prodotte. Tutta la classe ha ragionato sulle forme più adatte a sostenere i carichi e alla fine si è decretato il gruppo vincitore.
Lavori realizzato dagli studenti durante la sfida.
Risultati di apprendimento
L’implementazione di questo scenario di apprendimento ha agevolato gli studenti nella comprensione di concetti di geometria e fisica, permettendogli di osservare direttamente l’importanza della forma nella resistenza e stabilità delle strutture. L’esperienza sperimentale ha permesso loro di essere creativi, sviluppare pensiero critico e apprendere attraverso tentativi ed errori, senza paura di sbagliare ma incoraggiando la partecipazione e il coinvolgimento. L’uso dei materiali della piattaforma Europeana ha arricchito ulteriormente il processo di apprendimento, offrendo loro l’accesso a una vasta gamma di risorse digitali. Queste hanno garantito una pluralità di stimoli e sollecitazioni che hanno incoraggiato gli studenti in una esplorazione autonoma e personalizzata, dando una prospettiva più ampia del tema trattato.
Do you want to discover more stories of implementation? Click here.
PDM 1.0: the featured image used to illustrate this article has been found on Europeana and has been provided by the Slovak national gallery.